L'obbligazione non è nient'altro che un prestito dove tu sei l'investitore e l'ente è il debitore.
Per una maggiore tutela dei sottoscrittori dal rischio di insolvenza dell'emittente, la legge prevede che le obbligazioni non possano essere emesse per un importo superiore al capitale sociale dell'emittente, versato ed esistente secondo l'ultimo bilancio approvato.
Si può derogare a questo principio generale solamente se l'emissione è accompagnata da garanzie reali.
Rispetto ad altri investitori europei, l'obbligazione rappresenta per l'investitore italiano una quota importante della ricchezza finanziaria delle famiglie, essendo percepita in molti casi come uno strumento più sicuro rispetto alle azioni.
Ogni bond tuttavia presenta rischi e rendimenti differenti e la scelta su quali obbligazioni investire dipende da vari fattori quali la propensione al rischio, l'orizzonte temporale dell'investimento, la disponibilità finanziaria, il grado di liquidabilità dello stesso strumento e, non da ultimo, il livello di conoscenza degli strumenti.
Esistono differenti tipologie di investimento obbligazionario le quali permettono un investimento più consono alle proprie aspettative di rischio e rendimento.
A fronte del capitale iniziale l'investitore riceve di solito un interesse periodico (trimestrale, semestrale o annuale), l'interesse completo invece si riceve in aggiunta al rimborso del capitale prestato a scadenza.
L'obbligazione, anche nel caso di rimborso anticipato, restituisce sempre l'importo iniziale investito.
Le obbligazioni sono emesse allo scopo di reperire, direttamente tra i risparmiatori e a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle dei prestiti bancari, capitali da investire.
Il vantaggio per l'emittente deriva, infatti, dalla possibilità di pagare tassi di interesse solitamente inferiori rispetto a quelli che sarebbe costretto a pagare a fronte di un finanziamento bancario di uguale scadenza.
L'investitore, a sua volta, beneficia di un rendimento maggiore rispetto a quello di un investimento diverso e con la possibilità di smobilizzare il proprio investimento sul mercato secondario.
Il detentore di obbligazioni di una società, pur non essendo immune dal rischio d'impresa, a differenza dell'azionista non partecipa all'attività gestionale dell'emittente, non avendo diritto di voto nelle assemblee.
Si può derogare a questo principio generale solamente se l'emissione è accompagnata da garanzie reali.
Rispetto ad altri investitori europei, l'obbligazione rappresenta per l'investitore italiano una quota importante della ricchezza finanziaria delle famiglie, essendo percepita in molti casi come uno strumento più sicuro rispetto alle azioni.
Ogni bond tuttavia presenta rischi e rendimenti differenti e la scelta su quali obbligazioni investire dipende da vari fattori quali la propensione al rischio, l'orizzonte temporale dell'investimento, la disponibilità finanziaria, il grado di liquidabilità dello stesso strumento e, non da ultimo, il livello di conoscenza degli strumenti.
Esistono differenti tipologie di investimento obbligazionario le quali permettono un investimento più consono alle proprie aspettative di rischio e rendimento.
Le principali tipologie che verranno di seguito approfondite sono:
Sono le obbligazioni più semplici, caratterizzate da una cedola periodica calcolata sulla base di un tasso di interesse prefissato per tutta la durata del prestito obbligazionario.
- Obbligazioni a tasso fisso
- Obbligazioni indicizzate
- Obbligazioni zero coupon
- Obbligazioni convertibili
- Obbligazioni cum warrant
- Obbligazioni in valuta
- Obbligazioni ibride
- Obbligazioni a Tasso Fisso
Obbligazioni a tasso fisso
I titoli a tasso fisso se, da un lato, permettono all'investitore di conoscere in anticipo e con esattezza i flussi di cassa futuri, dall'altro sono molto volatili; in altri termini, il prezzo delle obbligazioni è molto sensibile alle variazioni che possono intervenire sul fronte economico, in particolare sui tassi di interesse.
Tale sensibilità è tanto maggiore quanto è più lontana la scadenza del titolo. Allo stesso modo l'emittente, su tali strumenti, è esposto al rischio di tasso dal quale, spesso, si tutela emettendo obbligazioni a tasso fisso con possibilità di rimborso anticipato (a propria discrezione): a fronte di una generale riduzione dei tassi, l'emittente rimborsa i prestiti per rifinanziarsi a condizioni migliori.